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Saverio Marconi in "Tra queste pagine Lear"
Data pubblicazione : 10-04-2024

 Nuovo impegno in prosa per Saverio Marconi

Parte questa sera dal Teatro Vaccaj di Tolentino, dopo un’anteprima la scorsa settimana ad Urbania, la nuova avventura in prosa di Saverio Marconi. “Tra queste pagine Lear” è la nuova produzione di Compagnia della Rancia in collaborazione con Malte. Il team creativo è eclettico e transgenerazionale: l’idea, il soggetto e la forza trainante sono di Saverio Marconi; il testo e solo parte della follia sono del giovane e talentuoso Matteo Volpotti (…con la collaborazione di William Shakespeare), la regia e i fantasmi sono di Giacomo Lilliù, giovane attore e regista marchigiano che vanta già prestigiosi riconoscimenti. Le scene sono firmate da Gabriele Moreschi in collaborazione con Andrea Santini, il disegno luci è di Francesco Vignati, il disegno fonico di Alessandro Pianesi per Hipnotica e gli interventi video a cura del Collettivo Lele Marcojanni. Lo spettacolo è un testo intimo che punta sul dialogo tra generazioni come un seme da coltivare e vede come protagonista proprio Saverio Marconi insieme a Matteo Volpotti, nei panni rispettivamente di un vecchio e un giovane, senza nome ma non senza identità. Al vecchio non è rimasto nulla per sua scelta. Duro, austero, incapace di amare, rimane bloccato tra le pagine di un libro, il Re Lear di Shakespeare, ultimo regalo di un figlio che non vuole saperne più nulla di lui. La follia lo protegge, ma l’ha reso incapace di aprirsi agli altri e l’ha spinto a vivere in nessun luogo. Il ragazzo ama aggiustare vecchi oggetti, ama cercare il loro posto nel mondo, se ne hanno ancora uno. Quel vecchio diventa un puzzle da risolvere, un mistero da capire e il libro, quel libro, è la sua unica mappa. Cosa c’è “Tra queste pagine”? – spiega il regista – Sicuramente il Re Lear. Ma ancor prima di Shakespeare, c’è il desiderio di Saverio di affiancarsi a Matteo e a me, sfidando quindi i presupposti della tragedia del tramandamento con una ricerca di dialogo fra chi è su questo mondo da più tempo e chi invece da meno. Fin dall’inizio, mi è sembrato fondamentale tradurre questo presupposto in una delle direttive poetiche di questo lavoro. Così, sullo sfondo, oltre alla storia del Re e delle sue tre figlie, abbiamo scelto di fare i conti anche con una figura che avesse una valenza di antichità e autorità per tutti e tre. Questo secondo “Re” per noi è stato Giorgio Strehler, padre del teatro di regia italiano, che realizzò una celebre versione di Re Lear per il suo ritorno al Piccolo Teatro di Milano nel 1972. La solitudine dell’oggi, il passato che incombe, il futuro che spaventa: confidiamo che questo e altro si trovi “Tra queste pagine” con la consapevolezza che, quando si ha a che fare con una pagina, la cosa più importante è proprio l’essere capaci di voltarla. Lo spettacolo sarà in tour nella stagione 2024/2025.

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